Alcune volte basta alzare lo sguardo, alcune volte basterebbe fare qualche passo, non molti, per uscire dal nostro confine ed osservare, se possibile capire, ciò che sta succedendo intorno a noi.
La guerra dei Balcani degli anni ’90 ha ridisegnato i confini dell’omonima penisola, lasciando
dietro di sé un numero considerevoli di morti e feriti.
Nelle guerre anche il dominio sui centri culturali ha un ruolo chiave, e si è convinti che per vincere la battaglia sia sufficiente radere al suolo queste strutture.
La distruzione della biblioteca di Sarajevo è al centro della canzone “Cupe Vampe” di Lindo Ferretti, ex CCCP: Il brano ricorda l’incendio che ha distrutto la biblioteca e tutto ciò che era al suo interno in sole 30 ore, poco più di un giorno.
Non c’è una morale al termine del brano, è una pura descrizione fotografica del momento, e sembra quasi di sentire l’odore acre di bruciato e di vedere, anche da quest’altro lato dell’Adriatico, le alte fiamme che distruggono un sapere millenario.
Si può solo assistere attoniti a questo orrore, e ricordare, così come stiamo facendo noi oggi insieme.