Ti ricordi di Updike?

Ti ricordi di Updike

#6 Note a Margine

Il gruppo

Forse sarebbe più bello tacere,
in accordo coi nostri pensieri,
che solo ad esprimerli in verbi e parole
non sono più verità.

Ma so che sarebbe anche bello sceglierle bene;
per farle aderire con più precisione
all’anima con la sua musica.

(Canzone Ecologica, Marlene Kuntz)

Poesia in musica. Non credo ci sia definizione migliore per la produzione dei Marlene Kuntz.

Il nucleo storico di questo gruppo originario di Cuneo è formato da Cristiano Godano (voce e chitarra), Riccardo Tesio (chitarra) e Luca Bergia (batteria, percussioni, cori). La loro attività inizia al termine degli anni ’80 e hanno all’attivo 10 album in studio.

Il sound del gruppo si è evoluto nel tempo, pur mantenendo delle caratteristiche peculiari: suono aggressivo, un po’ distorto e quasi isterico di “Festa Mesta” ed “M.K” (dall’album “Catartica”, 1994), uniti ad un uso della parola ricercato, poco comune nel panorama musicale specialmente quello attuale.

Tra le canzoni più celebri del gruppo ci sono, senza dubbio, “Nuotando nell’aria” (1994) e “La canzone che scrivo per te” (2000), quest’ultima in collaborazione con Skin.

L’attività di collaborazione con l’artista voce degli Skunk Anansie continua tutt’oggi: infatti, il 25 aprile di quest’anno (la data non è casuale) i Marlene Kuntz e Skin hanno pubblicato una cover della canzone popolare “Bella Ciao”, il cui video ufficiale è stato girato a Riace e il cui ricavato è stato devoluto al progetto È stato il vento – Artisti per Riace.

L’ispirazione

Lo scrittore al quale ci dedichiamo oggi è l’americano John Updike. Ha iniziato la sua carriera come collaboratore de “The New Yorker” intorno al 1954, ma la sua carriera da scrittore decolla circa sei anni dopo, quando pubblica “Corri, Coniglio”. Questo romanzo è il primo della cosidetta serie del coniglio, di cui i successivi sono: “Il ritorno di Coniglio” (1971), “Sei ricco, Coniglio” (1981), “Riposa Coniglio” (1990), “Rabbit Remembered” (2001).

La produzione di Updike non si ferma però alla produzione di romanzi, ma spazia anche tra racconti, poesie e saggi.

Per quanto riguarda i temi delle sure opere, lo stesso Updike ha affermato:

My subject is the American Protestant small-town middle class. I like middles. It is in middles that extremes clash, where ambiguity restlessly rules

“Il mio soggetto è la classe media protestante Americana delle piccole città. Mi piacciono le classi medie. E’ lì che gli estremi si scontrano, dove l’ambiguità governa senza sosta”.

In effetti, Updike può essere definito contemporaneo più che moderno. Soprattutto dai suoi romanzi traspare un’umanità perennemente insoddisfatta, che ha tutto pur credendo di non avere nulla e ricerca costantemente una felicità nel futuro che è già presente nell’ora.

La canzone

Il brano di oggi è “Ricordo”, naturalmente dei MK (Marlene Kuntz), incluso nell’album “Senza Peso” pubblicato nel 2003. Altre canzoni degne di nota appartenenti a questo lavoro (il quinto dei MK) ci sono “Notte” e “Fingendo la poesia”; non mancano, però, canzoni che ricordano il sound degli esordi come, ad esempio, “Sacrosanta verità”.

A differenza degli altri brani che abbiamo citato in questa rubrica, non trae ispirazione in toto dalla letteratura, ma cita Updike:

Un giorno la tua voce mi chiamò
Per dirmi: “Ti ricordi di Updike?
L’ho preso ed è magnifico”,
E mentre mi dicevi così
Pensavo che tu, prima, mai
Avevi telefonato a me…
È l’ultimo ricordo che ho di te
E so che non lo perderò

Come la maggior parte dei testi dei MK, anche questo è intriso di poesia, ma soprattutto di delicatezza: si parla infatti di un suicidio, ma le parole morte/vita non vengono mai utilizzate.

Buon ascolto!

Link di approfondimento

Autrice: Annarita N.
Cover design: Valerio Ichikon