Al governo cinese marxista-leninista non piacciono i marxisti
Agosto 2018. Il Guangdong, regione della Cina con la più alta concentrazione di industria manifatturiera era scenario da più di un mese di proteste da parte degli operai della Jasic International di Shenzen (fabbrica di macchine per saldature). Gli operai chiedevano maggiori diritti e la possibilità di costituire un nuovo sindacato indipendente. Un gruppo di studenti universitari di ispirazione marxista, proveniente da tutta la nazione si sono incontrati a Huizhou per poter appoggiare il movimento di protesta e per organizzare la contestazione. Ma poco prima di dar man forte agli operai, la polizia ha fatto irruzione nei loro alloggi in assetto antisommossa e li ha portati tutti via con la violenza. Le persone detenute, ancora oggi, sembrano essere 32 e tra gli attivisti vi è Yue Xin (22 anni) divenuta simbolo delle studentesse che si battono per le disuguaglianze, la giustizia sociale e i diritti delle donne in Cina. Precedentemente aveva messo in luce il caso di una studentessa che si era suicidata dopo essere stata violentata da un alto funzionario del partito unico.