Il suo nome d’arte è Combo, o Culture Kidnapper. Il suo grido di battaglia è “Fear no one, fear nothing”.
La sua missione è quella di far cadere veli, superare barriere, creare occasioni di incontro e di dialogo. E di farlo sulla strada, perché “La strada è un museo che frequentiamo ogni giorno […] Quindi, se si vuol passare un messaggio, meglio esporre per strada che in un museo, in fondo.”
Artista parigino, Combo esordisce nel 2003 nel Sud della Francia, dove rimane fino al 2010, quando torna nella capitale per affiancare alla street art la direzione artistica di un’agenzia pubblicitaria. Il suo lavoro non fa notizia per parecchi anni, fino a quando, nel gennaio 2015, l’artista viene aggredito da quattro giovani, urtati da una delle sue opere: un murales a Port Dorée, con la scritta “COEXIST”, realizzata utilizzando i simboli delle tre religioni monoteiste: islamica, ebraica e cristiana. Lo spiacevole episodio, anziché intimorirlo, lo incoraggia. L’obiettivo è ormai raggiunto: la sua opera ha colpito, turbato, mosso coscienze, tanto da essere considerata da qualcuno pericolosa o inaccettabile.