Mondi in fermento

Editoriale novembre 2019

Siamo agli sgoccioli del 2019 e troppe cose sono successe (e succedono ancora) che non hanno avuto il rilievo che meriterebbero. Molte parti del mondo sono in fermento e lo sono dal 2008, dall’inizio della crisi economica che ha innescato la corsa ai ripari della politica economica mondiale.

Imperativo categorico è diventato tagliare i costi, spendere poco, smantellare il welfare in piccoli pezzi oppure far credere che la crisi sia dovuta alla spesa pubblica. Le élites del mondo non ne hanno risentito minimamente, hanno continuato a concentrare il potere e le ricchezze, a imbottire di regole e leggi qualsiasi aspetto dell’economia o della vita sociale al tal punto che l’iniziativa individuale è stata seppellita da una pantagruelica mole di burocrazia.

Perché tutti lo sanno, per uno che ricco già lo è, è semplice scavalcare un cavillo burocratico con le giuste conoscenze, ma per un “piccolo” diventa l’ostacolo insormontabile.

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