‘Attraversare gli specchi significa affrontare se stessi […] Finché avesse avuto scrupoli, finché avesse agito d’accordo con la propria coscienza, finché fosse stata capace di guardarsi allo specchio ogni mattina, Ofelia non sarebbe appartenuta ad altri che a se stessa.’
Dopo la Lacerazione il mondo è spezzato, smembrato in 21 zolle sospese in un universo galleggiante, le Arche, ciascuna governata da uno spirito famigliare, creature immortali con poteri singolari ma scarsa memoria. È su Anima che scopriamo Ofelia, ragazza minuta, goffa e solitaria, un’animista particolare (ha dato vita alla sua sciarpa, fedele compagna di avventure), abile lettrice di oggetti, capace di ricostruirne la storia nei dettagli attraverso le emozioni dei loro proprietari, ma con un’altra dote meno comune: sa attraversare gli specchi. Costretta suo malgrado a un fidanzamento forzato, sarà catapultata al Polo, Arca lontanissima per distanza e usanze. Imparerà a conoscere Thorn, intendente e suo futuro sposo, scostante e taciturno, e la sua famiglia, i Draghi, dotati di un potere spaventoso e violento. Scoprirà un regno freddo in tutti i sensi, dominato da astuzie, artifici e tradimenti. E il temibile sire Faruk, spirito del Polo, dal cui (mal)umore dipenderà il destino di Ofelia, chi è in realtà?
La giovane lettrice dovrà aggrapparsi a tutto il suo coraggio per districarsi tra intrighi di corte, pericolose illusioni, guerre tra clan rivali e molto altro. Riuscirà a rimanere fedele a se stessa? E nello stesso tempo scoprire i misteri che si celano dietro ai silenzi di Thorn e la verità sull’accordo che l’ha portata ad essere la sua promessa?