Alcuni dati sull’aborto I: trend generale ed età
I dati disponibili sul sito dell’ISTAT ci mostrano che, generalmente, le donne che si sottopongono ad IGV hanno un’età media di 30-34 anni, sono nubili, con un diploma di scuola media inferiore o superiore ed un’occupazione stabile. Ma, naturalmente, come recitava una vecchia canzone, oltre questi dati c’è di più.
Innanzitutto, quante sono state le interruzioni volontarie di gravidanza effettuate dal 2010 al 2018? Si parte da 112463 per arrivare a 76044, con una diminuzione percentuale pari al 32% (Figura 1). Si stanno quindi toccando i numeri più bassi dall’entrata in vigore della legge n.194; i livelli più alti raggiunti sono stati ottenuti nel 1982, a ridosso dell’approvazione della legge, e sono pari a circa il doppio di quelli del 2016.

Alla diminuzione delle IGV contribuisce senza dubbio l’eliminazione della prescrizione medica, sia per le maggiorenni che, più recentemente, per le minorenni, di due farmaci abortivi, l’Ulipristal acetato e Levonorgestrel, comunemente chiamate pillola dei 5 giorni dopo e pillola del giorno dopo, rispettivamente. Un’altro fattore potrebbe essere l’aumento nell’utilizzo dei metodi di contraccezione, specialmente tra le giovanissime.
Ma in Europa, come stanno messe le cose? E soprattutto, come si colloca l’Italia rispetto agli altri paesi europei? La Figura 2 in questo è abbastanza chiara, e mostra come l’Italia sia uno dei Paesi dove si praticano meno aborti. Bisogna precisare che il numero di aborti praticato in un paese non è un vanto, ma è una misura di quanto sono applicati i diritti della donna, e i bassi tassi potrebbero nascondere talvolta, come vedremo in seguito, una bassa diffusione dei metodi contraccettivi, un’elevata diffusione di medici obiettori e di aborti clandestini.

Nel periodo 2010-2018, per il 63% di IGV i tempi di attesa sono stati di circa due settimane; tuttavia c’è ancora un 21% di IGV effettuate dopo tre settimane di attesa, per non parlare dell’11% di aborti che vengono praticati dopo 4 o 5: questo è un dato preoccupante perché significa che i tempi si allungano, spesso a causa della scarsità dei medici non obiettori, come vedremo in seguito.
L’età media della donna che sceglie di sottoporsi ad IGV è di 30-34 anni (Figura 3).
Tutte le donne in età fertile, ovvero dalla comparsa del primo menarca alla fase della menopausa, possono scegliere l’IGV, con numeri che cambiano a seconda della fascia d’età in esame.

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La quinta puntata verrà pubblicata martedì 24 novembre 2020.
Autrice: Annarita N.
Cover design: Pigutin
LINK ED APPROFONDIMENTI
- Fonte dei dati: ISTAT.
- T. Autorino, F. Mattiolo, L. Mencarini, Social Science Research, 2020, 87, 102403.
- Aborto, il report (in ritardo) sull’applicazione della 194: “Casi diminuiscono del 5%. Ginecologi obiettori restano al 68%” (Virginia Della Sala, Il Fatto Quotidiano, 18 Gennaio 2019).
- Diminuiscono gli aborti. Anche grazie alla pillola del giorno dopo (La Repubblica, 11 Gennaio 2018).
- Via libera alla pillola dei “5 giorni dopo” per le minorenni (La Repubblica, 10 Ottobre 2020).
DISCLAIMER
La Redazione di ErrareUmano non è composta da personale medico-sanitario.
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In caso di difficoltà rivolgiti sempre al tuo medico di famiglia o ad associazioni del settore.
Tra le associazioni che si occupano e si stanno battendo ancora oggi per la tutela dei diritti delle donne in materia di IGV vi segnaliamo (in ordine sparso):
- Libera Associazione Italiana Ginecologi per Applicazione Legge 194 (LAIGA)
- Associazione Italiana DOnne per lo Sviluppo (AIDOS)
- Non Una Di Meno
- Associazione Luca Coscioni
- Associazione Medica Italiana Contraccezione Aborto (AMICA)
- Aborto al sicuro
- International Planned Parenthood Federation – European Netweok (Federazione internazionale per la genitorialità pianificata)
- Vita di donna
- Amnesty International Italia
- Associazione Scientifica Andria
- Cgil
- Società Medica Italiana per la Contraccezione (SMIC)
- Rete Umbra per l’autodeterminazione
- Casa Internazionale delle Donne
- Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli
- Ordine Interprovinciale delle Ostretiche
- Società Italiana Ginecologia ed Ostetricia (SIGO)
- Rete Italiana Contraccezione Aborto (RICA)
Vi invitiamo a visitare i loro siti internet e le loro pagine social in caso di difficoltà, ma anche per continuare ad essere costantemente aggiornati sull’argomento IGV.