In the mood for – All is full of love di Björk

Björk, classe 1965.

Una delle artiste più eclettiche del panorama musicale internazionale.

Non un album uguale all’altro, non una canzone uguale all’altra. La sua opera disorienta, ti fa sentire smarrito, un puntino nell’infinita bianca e fredda natura islandese.

La sua carriera musicale inizia a decollare nel 1986, con The Sugarcubes, in un momento in cui, a detta della stessa Björk, tutti avevano una band, tutti facevano musica, un’urgenza espressiva forse dettata dall’isolamento dal continente di cui l’Islanda gode. L’isolamento che sfocia nella ricerca e nell’originalità, uno dei tratti peculiari di Björk.

Nel 1997 viene pubblicato Homogenic, terzo album della cantante islandese, se si esclude un album di canzoni originali e cover straniere cantate in islandese, pubblicato a soli 11 anni.

Homogenic contiene una serie di successi internazionali, tra cui Joga e Bachelorette. Ma una canzone che non può non essere citata, e chiude quest’album, è All is full of love.

Il legame con le profonde radici islandesi è testimoniato dall’ispirazione di questa canzone, che si rifà ad un mito della mitologia norrena, racchiuso nel termine Ragnarǫk: con questo termine si indicano una serie di battaglie tra luce e tenebre, ordine e caos, al termine delle quali trovano morte alcuni personaggi mitologici, come Odino, e che porta alla fine del creato. Allo stesso tempo Ragnarǫk indica rigenerazione e l’inizio di un nuovo mondo purificato.

Il video del brano, diretto da Chris Cunningham, è considerato una pietra miliare nell’animazione al computer, e venne proiettato al MoMA di New York. Immortala due androidi aventi le sembianze di Björk che sono in atteggiamenti intimi. Il video, tuttavia, non è la storia di un incontro, è la storia di una separazione, le immagini sono impresse su un nastro riavvolto, e così i due androidi non vengono assemblati, ma disassemblati da altrettanti strumenti meccanici ed elettronici, e quello che a primo impatto sembra un incontro, è in realtà un addio.

La musica accompagna, abbraccia come una carezza il testo, strizza l’occhio all’elettronica. Gli archi iniziali ricordano un respiro affannato che, nell’ottica del contrario con la quale il video è stato girato, è un respiro angosciante di una fine, ma proprio come nel mito di Ragnarǫk potrebbe rappresentare l’adrenalina di un nuovo inizio. L’arrangiamento è molto equilibrato, e trasmette dolore e serenità allo stesso tempo.

Di seguito il testo con una nostra libera traduzione.

You’ll be given love
You’ll be taken care of
You’ll be given love
You have to trust it

Maybe not from the sources
You have poured yours
Maybe not from the directions
You are staring at

Twist your head around
It’s all around you
All is full of love
All around you

You just ain’t receiving
Your phone is off the hook
Your doors are all shut
And be the little angel

Ti daranno amore
Si prenderanno cura di te
Ti daranno amore
Ci devi credere

Probabilmente non arriverà
da dove hai versato il tuo
Probabilmente non arriverà dalla direzione
Verso la quale stai guardando

Guardati intorno
E’ tutto intorno a te
E’ tutto pieno d’amore
Tutto intorno a te

Non l’hai ancora ricevuto
Il telefono ha la cornetta staccata
Le tue porte sono chiuse
Sii un piccolo angelo

Ci aspettiamo l’amore ci venga restituito dalle persone, dalle cose, dai progetti dove lo abbiamo investito, dove abbiamo messo il nostro impegno, la nostra dedizione. Invece non è così. Tutto è collegato, come dei vasi comunicanti, si mette dell’acqua da una parte, e la ritroviamo da un’altra. La vita, con i suoi sentimenti, è un percorso tortuoso, e mai lineare.

Bisogna sempre dare, ma bisogna anche essere pronti a ricevere quello che si può raccogliere, da qualsiasi direzione arrivi. Dare amore è faticoso, ma lo è ancora di più riceverlo: significa lasciare aperte le porte, tutte, fare in modo di essere raggiungibili, guardare intorno ed essere felici per le cose come sono.

Quale occasione migliore delle festività natalizie per condividere, riascoltare e fare nostra questa canzone?

E allora buone feste, che possa essere ricco di amore, e che noi possiamo essere tutti in grado di darlo, ma soprattutto di riceverlo.

Autrice: Annarita Noschese
Copy editor: Francesco PennaNera

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